venerdì 26 giugno 2009

Quel mix di razzismo e vigliaccheria che si vede nei futili motivi


L'ho conosciuta qualche tempo fa al Festival del Giornalismo di Perugia e mi ha impressionato la vis critica unita a una conoscenza approfondita dei temi che le stanno a cuore, la capacità di dire le cose pubblicamente e con schiettezza. Lei è italiana, nata da genitori egiziani. Il padre ieri è stato malmenato per "futili motivi", come si direbbe in certi casi, ma sempre con l'aggravante xenofoba, considerando le urla degli aggressori. "Lo hanno pestato a sangue, urlando insulti e frasi razziste", ha detto lei, Randa, ai giornalisti.
Ora Ibrahim è ricoverato con una prognosi di 45 giorni all'ospedale di Garbagnate Milanese per una costola fratturata.

Dietro c'è l'aumento del razzismo tra gli italiani, quella mentalità e quell'atteggiamento che hanno già portato alla morte di Abba. E c'è anche altro, la vigliaccheria, come scrive Martino Pillitteri su Vita: "Ad attenderlo 5 persone: la famiglia intera di Roberto Genovesi (padre, madre, moglie e figlio) ... 5 contro 1".

Il buon senso comune

Al Comune di Milano Matteo Salvini, che propose i vagoni separati per i milanesi, è stato sfiduciato dal suo ruolo di presidente della commissione sicurezza. Lui non ci pensa proprio a mollare la cadrega, e se la tiene stretta insieme a quella di deputato ed europarlamentare...

giovedì 25 giugno 2009

Chi la fa, l'aspetti


Accattivante campagna anti-razzismo dell'Arci, no?

mercoledì 24 giugno 2009

Eppur si muove. Difficoltà per i gruppi parlamentari di destra

Sorpresa: il gruppo parlamentare delle destre nazionaliste al Parlamento europeo, lo Uen (Unione per l'Europa delle nazioni) potrebbe non esistere più.

Per formare un gruppo europeo, da questa tornata elettorale, ci vogliono al minimo 25 parlamentari da almeno 7 stati differenti, delle condizioni che sono più difficili da raggiungere considerando che

  • Alleanza nazionale, con lo scioglimento nel Pdl, si è trasferita nel Ppe;
  • l'irlandese Fianna Fáil ha lasciato questo gruppo;
  • potrebbero uscire anche i polacchi di Diritto e giustizia e i danesi del Partito del popolo.

"Il gruppo verrà completamente assorbito dai conservatori, a parte quelli che i tory britannici non vorranno", è la previsione che una fonte interna ha fatto al Manifesto.

La Lega Nord, anche lei dell'Uen, potrebbe essere senza punto di riferimento malgrado l'ottimo risultato rischierebbe. Borghezio ha spiegato che "abbiamo dei contatti in varie direzioni", alludendo alle trattative in corso con partiti come gli xenofobi fiamminghi del Vlaams Belang per cercare di raggiungere la soglia dei 25 seggi.

Neanche il gruppo euroscettico Ind/Dem, da cui la Lega Nord era stata espulsa nel 2006 per la vicenda delle vignette anti-islamiche, è messo bene. I contrasti interni tra formazioni che prediligono un approccio nazionale non sono facili da risolvere, e il gruppo potrebbe seguire la sorte di Identità tradizione e sovranità, esperimento ultraconservatore che coinvolse anche Fiamma tricolore e Forza nuova prima di sciogliersi dopo neanche un anno di vita. Sarà per questo che il Pvv olandese di Geert Wilders, autentica rivelazione di queste elezioni, ha scelto l'autarchia, rifiutando tutti i numerosi corteggiatori che il successo gli aveva guadagnato.

venerdì 19 giugno 2009

Indietro tutta

Peacereporter propone un confronto tra il programma politico del Partito Nazionalista Italiano, quello che sta dietro alle ronde nere, e quello del Partito Nazional-Socialista dei lavoratori tedeschi. Vedete con i vostri occhi!

lunedì 15 giugno 2009

Arrivano i nostri?


Ok, d'accordo, non farò il vittimista, apocalittico, dietrologo, l'Italia non è uno Stato fascista, una dittatura e via dicendo.
Però, vedendo che il dibattito securitario e la conseguente legge per istituzionalizzare le ronde danno vita a uno strano apparato proto-paramilitare, con simboli e richiami discutibili a vecchie organizzazioni, beh, allora si può anche cominciare a dubitare della situazione politica italiana.

mercoledì 10 giugno 2009

Don't worry, il Bnp è una "tigre di carta"

Sul sito d'informazione comunitaria Presseurop, nato dalla collaborazione di Internazionale e altri "omologhi" europei, è stata pubblicata la traduzione di un articolo del Guardian sul BNP, il British National Party, titolato "Allarmarsi non serve". Nella versione inglese del sito è "Bulldog di carta", che richiama alla formula "tigri di carta", inventeata da Mao Tse Tung per i reazionari, che sarebbero "apparentemente terribili, ma in realtà non sono poi tanto potenti".

Sunny Hundal, autore dell'articolo del Guardian, sostiene in sei punti che è tempo di smetterla con le "esagerazioni apocalittiche" riguardanti questo partito di estrema-destra, e che non c'è da allarmarsi. Un'analisi che potrebbe valere anche per il caso italiano, quando dice che i Labour (centro-sinistra) dovrebbero riavvicinarsi alla loro base, i lavoratori.

lunedì 8 giugno 2009

Due seggi al British National Party


Come segnala Luca Sofri su Wittgenstein:
Il BNP britannico, il solido partito dei fascisti e naziskin inglesi, ha preso ben due seggi al parlamento europeo

Avanti destra e verdi in Europa, Lega in Italia

In Europa avanzano i partiti verdi e la destra. In Italia avanzano le camicie verdi.

Daniel Cohn-Bendit, l'ex leader sessantottino a capo del verdi europei, scalza i socialisti con il suo movimento Europe Ecologie.
Stabili i verdi tedeschi al 12%.
In Italia la Lega e le sue camicie verdi superano il 10%, sull'onda dei partiti di destra e dei movimenti xenofobi nel resto d'Europa.

venerdì 5 giugno 2009

Sale il partito xenofobo olandese


Nel numero dell'Espresso della scorsa settimana c'era una inchiesta sull'exploit dei partiti xenofobi in Europa per questa tornata delle elezioni europee.
Oggi sono stati diffusi gli exit-poll (non risultati ufficiali, ma basati sulle domande poste agli elettori fuori da seggi) delle Europee in Olanda, dove si vota da ieri.
Il partito di Geert Wilders, xenofobo e populista, chiamato PVV, Partito della Libertà (ricorda qualcosa, no?) e dato al 13% dai sondaggi pre-elettorali, arriverebbe ai sedici punti percentuali, dieci in più rispetto alle scorse elezioni politiche olandesi.

Localismo e xenofobia: ecco la destra italiana

Ecco un altro che ribadisce un concetto importante che differenzia il centro-destra italiano da quello europeo. Gad Lerner scrive sulla Repubblica di oggi:
L’istinto berlusconiano riconosce tali energie popolari, poco importa se venate di localismo e xenofobia. Mira dunque a incanalarle, allargando la fetta di torta destinata a Bossi, pur sapendo di rendere così croniche le differenze tra la destra italiana e gli altri partiti conservatori europei. Un banale calcolo di marketing elettorale gli preclude la netta separazione osservata da Sarkozy, Merkel, Cameron nei confronti delle loro destre populiste.
La cosa ancora interessante a cui si accenna nell'articolo di Lerner è che Berlusconi passa dal "doppiopetto" alla "camicia verde". Lo si è visto ieri, quando ha detto che Milano sembra una città africana data la quantità di stranieri presenti.

No agli africani, a meno che non siano schiavi

Sembrerebbe che la Lega sfrutta degli immigrati per volantinare. Lo segnala il consigliere regionale lombardo dei Verdi Marcello Saponaro, bergamasco.

Mi racconta la moglie di un amico:

“ho visto un ragazzo senegalese che imbucava nelle cassette del mio condominio i volantini della Lega Nord. Mi sono avvicinata chiedendogli perchè lo facesse. <> mi ha risposto. A quel punto gli ho chiesto se era “regolare” o “clandestino” e lui è scappato via”.

giovedì 4 giugno 2009

Elezioni europee: la Lega usa lo spauracchio Turchia


La Lega Nord, in vista di queste elezioni europee, può agitare con tutta sicurezza lo spauracchio della "Turchia e ottanta milioni di mussulmani" nella sua campagna elettorale. L'islamofobia continua a farla da padrona anche quando il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si apre al mondo islamico cercando di abbassare le tensioni.
Quello della Turchia è di un argomento che la Lega prima non poteva usare con forza, perché alle scorse elezioni per il Parlamento comunitario, tenutesi nel giugno 2004 il percorso per l'accesso della Turchia nell'Unione europea non era ancora cominciato ufficialmente: ciò accadrà solo nel dicembre seguente.

Ora invece può dirlo in tutta calma. Può dirlo Mario Borghezio, che già tanto ha utilizzato questo spauracchio nel suo periodo da europarlamentare, e lo può usare quel bontempone di Matteo Salvini(quello della metro per gli stranieri, quello alle spalle di Borghezio nella foto): "Altro che inciucio su questo o su quello, ecco il vero pericolo che gli italiani che si apprestano a votare per le elezioni europee stanno correndo: aprire la porta di casa loro a 80 milioni di islamici", ha dichiarato di recente.

Oltretutto mi domando una cosa: Salvini è attualmente europarlamentare europeo, ruolo che già ha ricoperto dal 2004 al 2006, quando lo abbandono per diventare consigliere comunale a Milano dopo le elezioni amministrative. Dalle elezioni politiche 2008 è anche deputato. Cosa vuol fare Salvini? Accumulare cariche? Che farà se mai fosse eletto al Parlamento europeo?