mercoledì 15 luglio 2009

Gerenzano - comune deimmigratizzato

Come tanti anni fa nelle città del ricco nord con i migranti italiani, ma meridionali: il leghista Cristiano Borghi, assessore alla sicurezza di Gerenzano, comune di dieci mila anime nel Varesotto dove la Lega Nord arriva al 40% dei voti, ha scritto pubblicamente, sul bollettino comunale, che «chi ama Gerenzano non vende e non affitta agli extracomunitari».

Ribadisce che lui, la sua amministrazione e la Lega, hanno fatto di tutto per tenere lontani gli stranieri. Come denuncia il sito Varesenews,
hanno vietato la sosta oltre le 48 ore agli "zingari" (anche a quelli cittadini italiani, parrebbe), hanno messo in campo controlli straordinari sugli alloggi, non hanno mai «favorito gli extracomunitari sotto il profilo dei contributi o dei sussidi economici». Non hanno mai concesso terreni per le moschee, «a differenza di altri Comuni del circondario» dove svettano i minareti. E hanno anche attivato uno sportello per denunciare sospetti irregolari, con garanzia di anonimato per chi segnala. Perchè l'importante, si sa, è che le armi migliori sono le coscienze dei cittadini.
Ora, quest'ultimo fatto, a casa mia, si chiama delazione, e mi ricorda tanto la proposta di obbligare medici e professori a denunciare pazienti e studenti clandestini, e mi ricorda il numero verde istituito dal Comune di Cantù, in provincia di Como, dal sindaco leghista Tiziana Sala.

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